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GENOVA BLU, GREEN, SMART
Dopo due anni di pandemia, Spediporto torna a riunire gli spedizionieri genovesi in occasione della sua assemblea pubblica in presenza del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, del Sindaco Marco Bucci e del suo sfidante Ariel dello Strologo; del Presidente della Camera di Commercio e dei Presidenti delle Associazioni Agenti, Armatori, Terminalisti e di ADSP
Non ancora superata l’emergenza Covid, nella prospettiva di un lungo conflitto tra Russia ed Ucraina, che metterà a rischio quanto di buono l’Europa aveva deciso di fare per sostenere la ripresa post pandemica dei paesi membri, e nel bel mezzo di una rivoluzione copernicana della logistica avviata dalle nuove tecnologie e da strategie commerciali votate alla verticalizzazione dei servizi, gli spedizionieri genovesi si interrogano non solo sul futuro della propria categoria ma, più in generale, sul ruolo delle imprese nel nostro territorio.
Gli sforzi e le battaglie condotte unitariamente da categorie, amministratori e cittadini dopo il crollo del Moranti, deve far scuola. Il modello Genova è anche questo: cooperazione e condivisione. Davanti ad una prova durissima di resilienza, l’unione di intenti ha dimostrato che collaborare si può, soprattutto nel momento in cui si avverte l’incombere di una minaccia comune.
Oggi il rischio che più incombe su di noi è di non saper trasformare in opportunità le tante possibilità messe a disposizione, per esempio, dal PNRR.
Bisogna saper giungere ad una sintesi delle priorità, bisogna saper condividere obiettivi e metodo per realizzare un progetto di trasformazione del territorio che traguardi al futuro.
Noi siamo convinti che la Liguria, vera capitale italiana dello Shipping, abbia nei porti di Genova, Savona e Spezia tre asset fondamentali per il suo sviluppo a cui si associano altri asset altrettanto fondamentali dalla cantieristica all’IT, dal turismo al florovivaismo; E’ ora giunto però il momento di mettere a fattore comune progetti ed iniziative. Questa è la sfida che spetta a noi contribuire a vincere.
La politica e le istituzioni avranno certamente un ruolo importante ma è dai settori produttivi deve giungere un forte sostegno ai progetti. Troppo facile puntare il dito solo sulla burocrazia quanto le cose non riescono, ma noi vogliamo realmente svoltare? ma noi imprenditori facciamo la nostra parte fino in fondo ?
Ecco perché l’assemblea di quest’anno vuole intitolarsi “Genova Blu, Green e Smart”.
Genova Blu, perché ormai è chiaro ed evidente a tutti che senza la Blu Economy (Turismo, Crociere, Trasporti, Cantieristica etc) non c’è speranza di invertire una tendenza all’abbandono del nostro territorio ed al suo invecchiamento.
Genova Green e Smart, perché noi tutti, in primis gli spedizionieri, vogliamo un Porto ed una Città che sappiano integrarsi nel rispetto dell’ambiente, valorizzando le bellezze del nostro territorio anche agli occhi dei “business travelers” che hanno fatto la fortuna di tante città portuali nel mondo. Genova Smart in quanto già oggi sede di importanti realtà internazionali dell’IT che possono diventare, con l’atteso 5G, la seconda business community, dopo quella dello shipping, in grado di popolare il nostro territorio trasformando la nostra città nella capitale delle nuove tecnologie per l’Italia e l’Europa.
Consapevole dei grandi problemi che affliggono il nostro tempo, Spediporto vuole guardare con fiducia al futuro scommettendo su una visione integrata di Blue, Green e Smart Economy. Non dobbiamo temere le innovazioni, non solo tecnologiche, ma semmai cavalcarne le potenzialità. Ecco il perché crediamo che ora come mai sia necessario puntare su progettualità innovative che trasformino il territorio, aggiornandolo nella tradizione.
Con la Green Logistic Valley, la Valpolcevera può aprire la strada e fare scouting territoriale per investitori internazionali in grado di portare centri direzionali legati ai servizi tecnologici e logistici. Cosi rilanciando occupazione ed investimenti anche nel mattone.
Con la Zona Logistica Semplificata, il Porto di Genova si estende sul territorio ma non per trasferire contenitori ma per lavorare le merci, assemblarle, importarle, esportarle creando centri di lavorazione di prodotti per il mercato interno, per quello europeo o internazionale. Il vero “eldorado” della logistica a cui anelano anche i big dell’ECommerce.
Con il Distretto tecnologico, Genova diventa leader del cambiamento industriale del Paese, pensiamo al 5G. Partiamo allora dal nostro territorio, redendoci attrattivi verso gli investitori internazionali
Abbiamo bisogno di un di Progetto Corporate per Genova! Porto e città devono programmare insieme un futuro che, sostenuto da un adeguato assetto infrastrutturale (ferroviarie, stradali e portuali) metta in connessione i suoi asset economici (blu, green e smart) con i mercati internazionali.
Bisogna parlare ai genovesi, spiegare che vivremo momenti di disagio, dal momento in cui l’aggiornamento delle nostre infrastrutture avverrà contemporaneamente sia via terra (autostrade e ferrovia) che via mare (Diga e nuova viabilità portuale), i disagi non mancheranno ma è un male necessario per avere davanti a noi un futuro degno della nostra storia.
Una celebre frase di J. F. Kennedy diceva:” Change is the law of life and those who look only to the past or presents are certain to miss the future”; Ecco noi non vogliamo perdere il “the future” pensando solo a quello che siamo stati nel passato o perdendoci nelle sterili polemiche del presente, puntiamo al futuro con decisione.
L’occasione della assemblea Pubblica di Spediporto è anche quella di stimolare il confronto sulla visione di futuro che amministrazioni ed imprese coltivano. Le tavole rotonde che si animeranno a valle dei temi citati, saranno dedicate a comprendere la visione che ciascuno di noi ha rispetto al futuro delle proprie attività inserite nel nostro contesto territoriale.