Liguria E Sviluppo Connettività, Velocità E Responsabilità Sociale

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Liguria E Sviluppo Connettività, Velocità E Responsabilità Sociale

Pianificare lo sviluppo e creare il modello Liguria, uno dei temi emersi nella tavola rotonda che ha visto protagonisti le istituzioni in occasione dell’assemblea pubblica annuale di Spediporto presso il palazzo della Borsa a Genova.

Sono intervenuti: il sindaco di Genova Marco Bucci, il Presidente della regione Liguria Giovanni Toti, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale P.E. Signorini, Raffaella Paita – Presidente dei senatori azione-Italia Viva- Renew Europe – e il Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi.

L’indispensabile aggiornamento tecnologico ed un aeroporto più centrale sono i temi al centro del dibattito.

Nel suo intervento, il presidente Giovanni Toti insiste sull’importanza di una sempre maggiore digitalizzazione, soluzione e motore di uno sviluppo sempre più competitivo con le realtà europee che hanno già messo in atto un processo di modernizzazione del sistema e si sofferma su una questione già emersa negli scambi di pensiero fra le personalità che hanno preso parte all’assemblea, ovvero uno snellimento delle pratiche ed una maggiore elasticità nell’utilizzo del PNRR. Il piano nazionale di ripresa e resilienza sarebbe troppo rigido, allo stato attuale, per sfruttarne a meglio le risorse. Risorse che che andrebbero distribuite, secondo il Presidente Toti, “a chi ha l’effettiva capacità di spesa” ed aggiunge:

“Le filiere tengono in poca considerazione le regioni, di conseguenza, non potendo collaborare, si perde l’occasione per un efficace ed efficiente realizzazione dei progetti”.

Conclude però, con un dato che lascia ben sperare, considerando che in Liguria, ad oggi, sono 7 i miliardi per le opere messe a progetto ed in parte già avviate.

“Garanzia che le cose vengono fatte. Dalla grande infrastrutture ferroviarie al porto alla rete degli ospedali di comunità, stiamo facendo il nostro lavoro, pronti ad utilizzare tutte le risorse disponibili”.

Presidente G. Toti.

Cosa si potrebbe ulteriormente fare con il PNRR in Liguria?

È Raffaella Paita a prendere la parola in collegamento da Roma.

Dopo una breve riflessione sui ritardi accumulati sottolinea che, i progetti da prendere in considerazione sono tanti ma si sta agendo con lo spirito giusto, uno spirito di comunità unita,

“Se vince il paese vincono tutti, e Genova deve essere protagonista”

Spirito di collaborazione e visione positiva sono quindi gli ingredienti necessari per rilanciare il paese e “tornare a fare grandi scommesse”, sono le parole del Viceministro Edoardo Rixi, “serve una visione nazionale sistemica, soprattutto del sistema logistico, un piano di riforma nazionale”.

Molti fondi non vengono erogati poiché i porti Italiani, nella visione europea, sono enti pubblici e non economici, ecco che una coesione su ampia scala ed una riforma si figurano le uniche soluzioni per crescere sempre ed in maniera costante, com’è essenziale, sempre secondo Rixi, un ammodernamento delle infrastrutture.

“Gli operatori del settore devono avere una garanzia di trasporto; e questo, in un paese dove si trovano strozzature nei collegamenti non è cosa possibile, si rischierebbe il collasso, ma sul tavolo sono presenti 30 miliardi di lavori da mettere in opera, rispetto ad i precedenti 14, risorse queste che “devono essere trasformate in opere”.

Il sindaco M. Bucci ribadisce il concetto fornendo dei dati significativi: “Genova e la Liguria sono una città ed una regione dove investire, 3 miliardi sul porto e 7 sulla città metropolitana. La grande diga è il progetto più significativo, tutte cose assolutamente importanti per posizionare Genova come primo porto del mediterraneo e renderla la location perfetta per le connessioni con il resto d’Europa”.

Una conseguente ricaduta economica, occupazionale e tecnologica sul territorio, motivi trainanti per la realizzazione di tali opere.

La macchina quindi avanza e le prospettive sembrano essere quelle di una riqualificazione e riconoscimento della città a livello internazionale, uno però, resta il nodo da sciogliere, quello più stretto, – la burocrazia – ancora troppo lenta e complessa. Allentare il sistema burocratico torna ad essere il tema che mette tutti d’accordo, un tema sul quale insistere,  per far si che la macchina – sistema – venga riparata mentre continua il suo processo produttivo e non sia costretta a fermarsi.

Una corsa verso il futuro quindi, dove città e regione stanno lavorando all’obiettivo di arrivare a tagliare il traguardo, questa volta però per posizionarsi sul podio.

Intervento su Liguria Day

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Liguria Day

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