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Prima Pietra Della Diga Foranea, Presente Anche Spediporto
Pubblicato da la Redazione 04.05.2023
Si è tenuta stamattina presso Palazzo San Giorgio la cerimonia inaugurale con la posa della prima pietra per la nuova diga foranea, la grande opera che anche grazie ai fondi del PNRR trasformerà nel giro di pochi anni il bacino del porto di Genova e con esso le possibilità di accogliere maggiori volumi di traffico in termini sia di merci che di persone.
La costruzione della nuova diga, commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale al consorzio “PERGENOVA Breakwater” (guidato dal Gruppo Webuild e che vede la partecipazione di Fincantieri, Fincosit e Sidra), rappresenta il più grande intervento mai realizzato in termini di potenziamento portuale nel nostro Paese.
La costruzione della diga foranea, che si prevede sarà completata entro il 2030, impiegherà direttamente circa 1.000 persone e coinvolgerà numerose imprese del territorio.
Tra le personalità intervenute all’evento, anche Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, che ha commentato con entusiasmo l’iniziativa, per poi fare il punto delle diverse progettualità che permetteranno l’innovazione del porto di Genova dal punto vista burocratico e tecnologico, oltre che infrastrutturale: la ZLS (la zona logistica semplificata, fondamentale per la Green Logistic Valley in Val Polcevera) e il Port Community System, la piattaforma informatica per portare a compimento la digitalizzazione portuale.
“Con questa iniziativa il porto di Genova e la Liguria si garantiscono un ruolo da protagonisti nei prossimi 50 anni e noi operatori dovremmo fare del nostro meglio per promuovere a livello commerciale, sui mercati internazionali, l’offerta di servizi che a questo punto Genova saprà dare al suo bacino di utenti. […] Sapendo che poi avremo a monte, quindi a livello terrestre, il potenziamento del Terzo Valico, che ormai è in dirittura d’arrivo, ciò significa veramente avere un’offerta commerciale e di servizi unica nel suo genere”.
Parlando di territorio a monte, si è parlato del progetto della Green Logistic Valley e dello stato dell’arte del progetto
Da diversi mesi è in attesa della nomina di un commissario per la ZLS, la Zona Logistica Semplificata, per sbloccare l’iter. La semplificazione della burocrazia e delle formalità doganali permetterà a Genova di diventare molto più performante e appetibile come hub logistico.
“Siamo contenti del fatto che le Regioni Liguria, Piemonte e Lombardia si siano associate a quella che è una richiesta che, come Spediporto, stiamo facendo da tempo. – Ha dichiarato Botta – La nomina del commissario alla ZLS dovrebbe essere ormai prossima, la attendiamo con molta trepidazione perché da lì parte un processo di semplificazione, su cui per altro le categorie e l’autorità di sistema e il comune stanno già lavorando da diverso tempo”.
Per ultima ma non meno importante, la digitalizzazione
Il tema è stato dibattuto anche recentemente durante l’assemblea annuale di Spediporto ed è di vitale importanza non solo per rendere più snelli e ottimizzati i flussi di lavoro, ma per continuare ad attrarre anche giovani nel settore. I sistemi IT facilitano lo scambio di informazioni tra gli attori della filiera, semplificando le procedure e rendendo più efficiente e sicuro il flusso delle merci tra porto e hinterland.
“La telematica è una componente fondamentale per lo sviluppo di ogni sistema logistico. Il porto di Genova merita di avere un Port Community System proprietario: la comunità degli operatori è pronta a gestirlo, lo andremo a chiedere nelle sedi istituzionali perché riteniamo che questo genere di aiuto, di ausilio informatico allo sviluppo di servizi verticalizzati sulle merci debba premiare tutto il porto e tutti gli operatori”.