07.01.2023 Genova, Cargo Aereo Affidato Ai Privati L'aeroporto Si Allea Con Gli Spedizionieri

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Genova, cargo aereo affidato ai privati L’aeroporto si allea con gli spedizionieri

 

Intesa tra i vertici dello scalo e Spediporto: nasce il consorzio GoaS partecipato da 22 aziende liguri della logistica Entro marzo partirà il nuovo progetto.

il retroscena Matteo Dell’Antico / genova L’aeroporto di Genova affida la gestione del traffico cargo ai privati con l’obiettivo di far crescere un business che sotto la Lanterna non è mai decollato. Non solo: al momento la maggior parte delle aziende liguri che operano in settori diversi, preferiscono utilizzare come base per il trasporto di merci per via aerea, gli scali milanesi e questo rappresenta un problema notevole vista la distanza che le merci devono percorrere per raggiungere la destinazione finale. Il progetto per il Colombo, che verrà annunciato nelle prossime settimane dopo la definizione degli ultimi dettagli, è stato perfezionato lo scorso anno tra la dirigenza dell’aerostazione e, in primis, Spediporto, l’associazione degli spedizionieri genovesi. Il piano, secondo quanto risulta a Il Secolo XIX, prevede infatti il totale controllo del traffico merci, al momento quasi pari a zero sulle piste genovesi (sono state movimentate soltaneto 20 tonnellate nel 2021), da parte di un consorzio appena creato e composto da 22 aziende liguri che operano nel comparto della logistica. Il consorzio, chiamato GoaS (la “s” finale richiama l’associazione Spediporto) sarà infatti guidato dagli spedizionieri genovesi con l’operatività che dovrà partire entro il primo trimestre di quest’anno. L’intesa tra la società che gestisce l’aeroporto – il socio di maggioranza è l’Autorità di sistema portuale di Genova e Savona – e le imprese private prevede un anche un accordo sugli addetti che dovranno lavorare nel settore cargo: inizialmente saranno circa quindici di cui tre dipendenti dell’aeroporto che verranno distaccati al consorzio GoaS. magazzini per stoccare le merciAl consorzio Goas, per il momento, verrà affidato un magazzino in area aeroportuale. Ma l’intenzione dei vertici dell’aeroporto di sviluppare il settore cargo è dimostrata anche dal recente bando con il quale il Colombo ha messo in concessione, sino al 2029, un capannone di due piani di 3.463 metri quadrati, circostanti aree di manovra di 3.081 metri quadrati e un’area banchina di circa 1.000 metri quadrati destinati allo svolgimento di attività di magazzinaggio e movimentazione merci, per le quali la società che controlla lo scalo chiede un corrispettivo di minimo 350mila euro all’anno. connessione con il portoIl progetto che riguarda lo sviluppo del cargo al Cristoforo Colombo nasce con l’obiettivo di sviluppare quanto prima una forte connessione con il porto e le merci che vengono movimentate in banchina. Non a caso, a guidare il consorzio sarà Spediporto e le stesse imprese presenti all’interno di Goas operano nella logistica con forti interessi sui moli con una evidente possibilità di sviluppare una intermodalità marittima-aerea nel settore delle merci sotto la Lanterna un po’ come già avviene nel settore passeggeri con migliaia di crocieristi che ogni anno si servono dell’aeroporto di Genova per partire via nave o tornare a casa una volta sbarcati nel capoluogo ligure. necessità di diversificare. Se il piano che riguarda le merci dovesse decollare, il Colombo potrebbe contare su un nuovo tipo di business visto che il traffico passeggeri ancora non si è ripreso dal crollo arrivato con la pandemia. Lo scalo genovese ha infatti chiuso lo scorso anno con 1.214.907 passeggeri su voli di linea e charter da e per il Genova City Airport, il meno 20% circa rispetto ai 1.530.779 passeggeri del 2019, anno record per lo scalo ligure. Se il traffico nazionale è tornato ai livelli pre-Covid, quello internazionale resta indietro, rallentato più a lungo dalle restrizioni sui viaggi. L’andamento complessivo del traffico dimostra comunque una dinamica di ripresa: il secondo semestre 2022 registra un -15% rispetto allo stesso periodo del 2019, migliore rispetto alla media dell’anno. Il traffico nazionale, sempre nel secondo semestre, è superiore a quello del 2019 (+8,1%). La prossima estate sarà completato l’ampliamento del terminal, che si estenderà su 3 piani e 5.500 mq. Le nuove aree entreranno in funzione progressivamente fino al completamento dei lavori, previsto per inizio 2024.

Intervento sul Secolo XIX

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Secolo XIX

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